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PISTOLE MASSAGGIANTI

SOLO UNA MODA O FUNZIONANO DAVVERO?

Le pistole massaggianti, conosciute oltreoceano come Massage Gun, fanno capolino di recente sul mercato europeo, facendole sembrare l’ultimo ritrovato tecnologico ed espediente del momento dedicato al recupero muscolare; ma si tratta solo di una moda, oppure funzionano davvero?

Abbiamo deciso di raccogliere un po’ di dati e di testare sulla nostra pelle la pistola che offre TOPMET, nello specifico abbiamo testato questa:

per saggiare con mano, anzi con muscoli, li effetti nel modo più diretto possibile.

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Ma prima la scienza !

Se pensate che la terapia percussiva sia una novità, vi sbagliate di grosso!

Infatti pensate che già nel 3000 a.C. in India il massaggio percussivo, grazie ai benefici che apportava al benessere delle persone, veniva considerato una terapia sacra.

Gli antichi Egizi invece ritenevano che la pressione in specifiche aree del corpo, fosse una terapia estremamente efficace per la guarigione della persona.

Per quanto riguarda le terapie vibrazionali, furono i medici dell’antica Grecia ad inventare le prime macchine vibranti per trattare il recupero dei soldati infortunati.

Nel 1800 in Svezia il medico, innasta ed insegnante Dr. Per Henrik Ling , il precursore delle tecniche di Massaggio Svedese, creò un metodo conosciuto come “Swedish Movement Cure”, basato sull’utilizzo delle pressioni sui tessuti molli per ridurre i dolori cronici.

 

Oggi tutto ciò si è evoluto in uno strumento disponibile e fruibile a tutti ma facciamo una premessa:
Tra i benefici riscontrati dall’utilizzo della pistola il più apprezzato è quello inerente all’aumento di afflusso di circolazione sanguigna a livello muscolare.
Gli studi hanno dimostrato come le percussioni sui tessuti molli associate alle vibrazioni, apportino molto più flusso sanguigno sia come quantità che come velocità rispetto alle semplici vibrazioni meccaniche. Questo dipende dalla duplice azione sia dalla frizione della testa della pistola massaggiante che dalla stimolazione dell’ossido nitrico, le quali portano alla dilatazione dei vasi sanguigni (vasodilatazione).

Questo non è tutto:

In merito a questo la ricerca ha evidenziato due interessanti risposte neurali a seguito della  stimolazione con massage gun:

1) riduce la percezione del dolore del corpo a livello globale. Questo perché la percussione invia segnali ai centri di controllo del dolore a livello della corteccia cerebrale (a livello talamico) per diminuire il dolore stesso;
2) altro aspetto interessante a livello nervoso per quanto riguarda il rilassamento del tono muscolare, è che il segnale che riceve una specifica area del corpo come stimolazione a seguito della percussione trasferisce lo stesso stimolo anche all’area contro-laterale del corpo.

Inoltre

Quando abbiamo letto le ricerche in merito (e non sono finite), e gli aspetti positivi di questo strumento eravamo molto titubanti e scettici, perchè diciamolo, di oggetti e soluzioni per velocizzare il recupero ne abbiamo provati di ogni tipo, stavolta invece mi devo ricredere, io Marco posso confermare tutte le sensazioni positive descritte sopra!

Qui su IWIB CERCHIAMO SEMPRE DI CONSIGLIARVI IL MEGLIO,  e ci piace collaborare con partner che propongono prodotti affidabili, durevoli, con rapporto qualità prezzo vantaggioso, inoltre personalmente odio ciò che si scarica in fretta, e tutto ciò che non dimostra la potenza necessaria quando richiesta, e non è questo il caso.

Ma torniamo un attimo alla scienza

Ora, magari noi non andremo nello spazio ma reputo interessante come questo strumento abbia ricevuto un lungo iter di test su più campi e sotto diversi aspetti e situazioni.

Infatti se ci fate caso, in ogni sport e situazione sportiva dove è necessario un trattamento “semplice” ed efficace, è presente una Massage Gun, e sono certo che anche voi al box avete visto qualche atleta farne uso.

Un po’ come fa qualcuno di nostra conoscenza

 

Per tirare le somme:

Se state pensando di fare o farvi un bel regalo di Natale, oppure non volete aspettare fino al 25 dicembre, pensiamo che questo possa fare al caso vostro, personalmente penso di essermi innamorato!

                   

Scritto da Marco

Dal 2005 mi chiamano Coach, ex pilota da corsa e Petrolhead , surfista quando posso, alla perenne ricerca di prestazioni migliori, da 18 anni (ormai) alleno persone per un fine più alto del semplice aspetto, preparo atleti e formo trainer, creo contenuti.
Nel 2015 sbam! Il Crossfit mi prende con se e tutto cambia!
Creo umani migliori ogni singolo giorno, anche adesso!

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