Lo scorso weekend, nel bel mezzo dell’off season, quaranta crossfitter élite provenienti da tutto il mondo hanno preso un volo per gli Emirati Arabi per contendersi il podio della nona edizione dei Dubai Fitness Championship; facciamo un piccolo riassunto di quest’ ultimo evento del 2022.
Ma facciamo un passo indietro.
La DFC è ormai una delle competizioni di crosstraining più conosciute e ambite, anche a motivo del consistente montepremi offerto (50.000 $ per il primo posto e premi in denaro per i primi tre classificati a ogni workout, per un totale di 333.000 $ -insomma, mica male!-).
Già, parliamo di “crosstraining” in generale e non del marchio CrossFit in quanto da questa edizione gli organizzatori dell’evento hanno deciso di non certificare la competizione della licenza CrossFit. Una scelta curiosa, o forse neanche troppo, considerando la portata e la fama che l’evento, negli anni, si è creato da sé.
Per poter accedere alla fase presenziale della competizione, durante il mese di settembre gli atleti candidati si sono cimentati in tre qualifier online presentati da nientepopodimeno che dalla nostra vecchia gloria preferita, Mat Fraser, testimonial dell’evento.
I primi venti atleti classificati per categoria hanno poi avuto accesso alla competizione vera e propria, tra cui tanti nomi meno noti e soprattutto molti assenti tra i soliti “big”.
La tre giorni è stata inaugurata il 2 dicembre da un workout totalmente non convenzionale: la salita “for time” dei 160 piani del Burj Khalifa -semplicemente il grattacielo più alto del mondo!
Con una weight vest da 10 kg per gli uomini e da 7 kg per le donne. I successivi sette workout sono stati invece molto più canonici; probabilmente osare un po’ di più con altre skills avrebbe reso il tutto ancora più spettacolare, considerando le tante novità introdotte dagli ultimi Games e dai più recenti Rogue Invitational.
Tra i momenti più alti, sicuramente il secondo workout “Hang Clean Ladder”, che ha registrato dei massimali maschili e femminili incredibili, rispettivamente di 172 e 122 kg.
La competizione si è conclusa quindi domenica 4 dicembre, ma non senza mietere vittime:
Khan Porter, reduce dall’esperienza Games con il suo team CrossFit Reykjavik, è stato costretto ad abbandonare la gara a causa di un infortunio al gomito, annunciando in seguito che quella del 2023 sarà la sua ultima stagione da atleta Individual.
A trionfare tra gli uomini lo spagnolo 26enne Fabián Beneito, che al momento non registra ancora una presenza ai Games, ma che siamo sicuri continuerà a far parlare di sé dopo aver dominato la maggior parte dei workout di questa competizione.
Al terzo posto un Fikowski particolarmente in forma, seguito più giù in classifica da Koski e Dukić.
A vincere la categoria femminile è infine la slovacca Karin Freyova , già tre volte atleta Games, secondo posto per Matilde Garnes, seguita al terzo posto da Emily Rolfe.
Al 17esimo posto overall si piazza invece la nostra Valentina Magalotti da Crossfit Minus, che non vediamo l’ora di vedere gareggiare anche il prossimo gennaio, quando porterà la bandiera italiana al Wodapalooza di Miami!
A conclusione di quest’ultima incredibile competizione, che come abbiamo detto a questo giro ha visto tanti assenti tra gli atleti delle scorse edizioni, ci chiediamo se, mentre qualcuno ricomincia a scaldare i motori in vista dei sempre più vicini Open, tanti atleti stiano forse ancora approfittando dell’ultima fase di scarico, ma di una cosa siamo certi: finché c’è CrossFit c’è spettacolo!