Il nuovo format dei CrossFit Games e i numerosi cambiamenti al quartier generale di CrossFit Inc avvenuti quest’anno fanno pensare di essere solo un preludio di terremoti a cui dobbiamo ancora assistere e uno dei primi “terremoti” essere quello tra Reebok e CrossFit.
Il proseguimento della partnership tra Reebok e CrossFit è già stato argomento caldo prima degli ultimi Games: infatti, l’obbligo di indossare calzature (solo calzature!) marchiate Reebok è stato revocato. In questo modo, gli atleti sponsorizzati da brand concorrenti come Nike, No Bull, Inov8 hanno potuto gareggiare con le scarpe fornite dai loro sponsor (leggi il nostro articolo sulle calzature ai CrossFit Games).
Reebok e CrossFit®: la storia della partnership
Il legame Reebok e CrossFit® esiste dal 2010, gli anni dei primi CrossFit Games.
Si narra che quell’estate, nel leggendario ranch di Carson, in California, ad assistere a quella fortunata prima edizione dalla quale partì l’evoluzione dell’evento spettacolare che conosciamo oggi, c’era anche il signor Chad Whittman, allora direttore marketing di Reebok, che fiutò l’affare e riuscì a chiudere l’accordo con Glassman per ben dieci anni di sponsorizzazione.
Dopo questa geniale manovra di marketing, le due aziende sono cresciute in maniera esponenziale.
Reebok è stata protagonista di diverse morti e resurrezioni durante il secolo scorso e l’unione con Crossfit è stata l’ultima brillante ascesa dopo un periodo di torpore: nell’ultimo decennio infatti ha registrato una crescita di fatturato media del 19%, forte anche del fatto che il brand CrossFit, già di per sé regolato da rigidi diktat in fatto di utilizzo, è blindato dall’uso escluso di Reebok stessa.
Negli sfavillanti anni 80 il marchio aveva sparato diversi colpi grossi: l’introduzione della scarpa Freestyle, must dalle casalinghe impazzite per l’aerobica homemade divulgata dai programmi televisivi e VHS, e il brevetto Pump che aveva spopolato dapprima nel basket portando a sponsorizzazioni di alto livello (Shaquille O’Neal, Allen Iverson), raggiungendo poi star del cinema e della musica, proprio come ai giorni nostri.
Una delle leve che ha favorito lo sviluppo più recente di Reebok punta dritta all’anima di noi crossfitters: non si tratta solo di “vestire un capo Reebok della linea CrossFit”, ma farlo ci identifica parte di una community, aspetto già tanto caro all’idea di Glassman e di tutto il sistema: lo pratichiamo, lo siamo e lo facciamo sapere agli altri indossandolo.
Cosa sta succedendo negli ultimi anni tra Reebok e CrossFit
Pare che negli ultimi tempi anche questo status stia vacillando, Reebok gode ancora di una grossa fetta della torta CrossFit grazie all’accordo ancora in essere, ma non è più la sola al tavolo degli invitati. Si è fatta largo sgomitando anche Nike che, nel 2015, ha presentato la prima versione dell’ormai amatissima Nike Metcon e ha dimostrato che il mercato non è di dominio esclusivo, aprendo la strada anche ad altri brand che piano piano stanno facendo la voce grossa anche in Europa.
Tra questi spiccano realtà già consolidate come Under Armour, ma anche NoBull, che proprio quest’anno ha “scippato” Katrin Davidsottir a Reebok, cambiandole casacca e arruolandola tra le fila dei suoi ambassadors già degni di nota (Tia-Clair Toomey, Sam Dancer, Brooke Wells, Kristi Eramo per citarne alcuni) – se vuoi saperne di più di questa vicenda clicca QUI per entrare nel nostro gruppo Facebook e leggere il post che abbiamo scritto a riguardo.
Come ben sappiamo, neanche Nike è stata a guardare con i testimonial arraffandosi, per citarne alcuni, il quattro volte campione Mat Fraser e la preferita dai fan Sara Sigmundsdottir.
Vale la pena ricordare che, nonostante l’ingresso in campo di brand meno facoltosi ma comunque di tutto rispetto come quelli appena nominati, CrossFit® sembra essere l’ennesimo terreno di scontro tra i due titani mondiali dello sportswear: Nike e Adidas. La società tedesca infatti, nel 2006 acquistò Reebok per 3,8 miliardi di dollari, espandendo ulteriormente il suo mercato e azzannando le caviglie al brand americano.
Dopo Crossfit infatti, Reebok ha siglato ulteriori partnership importanti, come Spartan Race nel campo OCR, Les Milles nel fitness e UFC per l’MMA.
Cosa succederà nel 2020?
Oltre a quella tra gli atleti, quella del 2020 sarà quindi anche una sfida tra sponsor e partnership. Sarà interessante seguirne gli sviluppi e osservarne gli eventuali effetti sul campo gara. Che vinca il migliore!
Fonte: https://cristiandellavedova.com/reebok-analisi-strategie-brand