Questo weekend nel mondo CrossFit è esplosa una bomba mediatica: il CEO di CrossFit Inc. Greg Glassman ha pubblicato un tweet razzista che deride l’omicidio di George Floyd e l’attuale pandemia COVID-19.
In risposta a un tweet dell’Institute for Health Metrics and Evaluation, che ha definito il razzismo un problema di salute pubblica, Glassman ha risposto: “È FLOYD-19”. 🤦🏼♂️
Il collegamento tra la morte dell’uomo afroamericano George Floyd, mentre era sotto la custodia della polizia statunitense, e la pandemia di Covid-19 è stato definito insensibile e razzista da una grande quantità di utenti di Twitter.
E da qui è partita una reazione a catena che ha coinvolto chiunque abbia a che fare con il CrossFit sulla faccia della terra.
Le reazioni al post di Glassman
Reebok chiude i negoziati con CrossFit
Partiamo da uno dei brand che, probabilmente, è stato il più importante nella crescita del marchio CrossFit: Reebok.
Quest’ultima, via Business Insider, ha dichiarato che i negoziati per estendere il contratto di Reebok come sponsor dei Games verranno interrotti immediatamente per via dei commenti razziali del CEO CrossFit Greg Glassman.
Il contratto, infatti, scadrà questa estate dopo i Games dopo 10 anni di partnership; le trattative ovviamente erano in corso in quanto Reebok era sponsor unico per l’abbigliamento ai CrossFit Games.
Qui sotto riporto la dichiarazione ufficiale di Reebok (tradotta in italiano):
“La nostra collaborazione con CrossFit HQ termina alla fine di quest’anno. Di recente, abbiamo discusso per un nuovo accordo, tuttavia, alla luce dei recenti avvenimenti, abbiamo deciso di porre fine alla nostra partnership con CrossFit HQ”.
Il contratto non conferiva a Reebok solo il titolo di sponsor principale dei Games, ma conferiva a Reebok i diritti esclusivi per la produzione di abbigliamento CrossFit.
Con la fine del contratto terminerà anche la produzione di scarpe e abbigliamento esclusivamente CrossFit da parte di Reebok.
L’uscita di Reebok metterà in serio pericolo i futuri CrossFit Games, per vari motivi, tra cui:
- I premi dei CrossFit Games a cui Reebok contribuisce ogni anno;
- le royalty derivanti dalla licenza del marchio CrossFit.
Rogue Fitness
Categorica e decisa anche la posizione di Rogue Fitness che in un post su Instagram dove oltre a dissociarsi dai commenti di Greg Glassman, ha rimosso il logo CrossFit dai Rogue Invitational 2020 e, infine, dichiara che dopo i Games del 2020 non da la certezza di restare il fornitore ufficiale di tutta l’attrezzatura.
Qui sotto ti allego il post ufficiale di Rogue Fitness.
Romwod
Anche Romwod, dopo l’uscita infelice di Glassman ha sospeso le negoziazioni per il contratto 2020.
Qui sotto trovi il tweet.
Action matters. pic.twitter.com/BnV7xn490L
— ROMWOD (@romwod) June 8, 2020
Nobull
Alla schiera dei vari brand, si aggiunge Nobull. Ti allego il post.
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Le reazioni dei box affiliati al tweet di Greg Glassman
Moltissimi box hanno preso decisioni drastiche e definitive sulla questione concludendo e/o decidendo di non rinnovare più l’affiliazione con CrossFit.
L’esempio più lampante è stato quello di Jason Khalipa che ha deciso sia di non rinnovare più l’affiliazione sia di lanciare NCFIT.
Ti lascio qui sotto il post.
Il caso della lettera di Alyssa Royse
Oltre alle parole di Glassman, a scatenare il putiferio tra i box owner affiliati è stata la risposta del CEO alla lettera di lamentele di Alyssa Royse.
Alyssa Royse è la box owner di Rocket Community Fitness (precedentemente Rocket CrossFit) che, dopo il tweet di Greg Glassman, ha voluto scrivere una lettera a Brian Mulvaney, chief advisor di CrossFit Inc, dove spiegava il motivo della sua decisione di non rinnovo dell’affiliazione.
E fin qui nulla di nuovo, se non che Greg Glassman ha tirato fuori una risposta a dir poco sconcertante. Ti riassumo le frasi chiave:
- “Credo sinceramente che la quarantena abbia influito sulla tua salute mentale”;
- “Stai facendo del tuo meglio per marchiarci come razzisti. Questo ti rende una persona davvero schifosa. Lo capisci? Hai lasciato che la tua politica ti trasformasse in qualcosa che mi sembra tanto sbagliato al punto da sembrare malvagio”;
- “Mi vergogno di te”
Ti lascio qui sotto la lettera e la risposta completa di Greg Glassman.
La risposta di Glassman
Le reazioni dei vari atleti al CEO di CrossFit Inc.
Qui sotto ti inserirò tutte le risposte dei vari atleti che si sono esposti pubblicamente sulla questione.
Katrin Davidsdottir
La due volte campionessa dei Games Katrin Davidsdottir è stata la prima a condannare le affermazioni del fondatore Greg Glassman.
In un post afferma: “Mi vergogno davvero, sono delusa e arrabbiata con l’organizzazione per cui ho dedicato tutti i giorni della mia vita, per cui lavoro duro e che rappresento con orgoglio.
Queste due immagini di seguito, (intende su Instagram ndr) sono qualcosa di così sbagliato. Questo è qualcosa a cui NON POSSO STARE. Questa non è leadership. Questa non è una buona natura umana”
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Noah Ohlsen e Chandler Smith
Se per ora le risposte alle azioni di Greg Glassman ti sono sembrate decise, Noah Ohlsen e Chandler Smith hanno tirato due vere e proprie BOMBE 💣💣
Sulle loro pagine Instagram sono comparsi due post neri con una semplice scritta: “I’m out” con due didascalie molto chiare:
- Noah Ohlsen: “Questa è probabilmente la decisione più difficile che abbia mai dovuto prendere. Mi sta pesando da giorni. Ho consultato molti dei miei più stretti sostenitori. Detto questo, ho deciso che non potrei competere in questo periodo per un’azienda che non ha dimostrato di avere valori in linea con i miei.”
- Chandler Smith: “Fino a quando non verranno apportate modifiche a CrossFit, non parteciperò ai Giochi 2020”.
Ecco i due post:
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Kristi Eramo
Subito dopo la pubblicazione di Ohlsen e Smith, anche Kristi Eramo O’Connell ha dichiarato su Instagram che la sua “partecipazione ai CrossFit Games 2020 dipenderà da importanti cambiamenti apportati alla guida di CrossFit”.
Rich Froning
Questo è l’estratto della risposta di Rich Froning a Greg Glassman.
“Non so davvero come iniziare. La lealtà è ed è sempre stata uno dei valori a cui più tengo e in cui sono stato ancorato per tutta la vita. La mia definizione personale di lealtà tiene conto e considera l’imperfezione, facendo errori, chiedendo perdono e persino mostrando grazia ad altri che sembrano non riuscire mai a farlo bene.
Tuttavia, la mia definizione di lealtà ha limiti ben definiti. CrossFit è stato qualcosa per cui ho sentito lealtà negli ultimi 10 anni….
….Questo non è nulla in confronto a ciò che è accaduto negli ultimi due giorni e ha reso impossibile rimanere fedele alla leadership che fa dichiarazioni insensate in un momento in cui è necessaria l’unità. Quando mi siedo rifletto non vedo il CrossFit HQ a cui sono stato fedele, ma la comunità che supporta inclusività, fitness per tutti e salute. Continueremo a far parte di quella comunità ma non possiamo più essere fedeli a qualcuno o qualcosa che è così lontano dai miei stessi valori. Mentre sto considerando quali saranno i nostri prossimi passi, non possiamo e non sopporteremo questi commenti o credenze”.
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Sam Briggs
Anche Sam Briggs ha voluto dire la sua.
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Tia-Clair Toomey
Anche Tia Tommey ha voluto dire la sua, ti lascio qui sotto il video che ha postato sul suo profilo Instagram.
La situazione non è proprio delle migliori in casa CrossFit, che oltre a dover prendere una decisione su Glassman, dovrà gestire la situazione con i vari brand partner, atleti élite e box affiliati per cercare di recuperare la situazione e la fiducia oramai demolita.
Appena ci saranno novità ti aggiorneremo qui nella sezione news del nostro blog e sui nostri social!
A presto!
Paolo 💪🏻