Recap di ciò che è successo durante il TYR WODAPALOOZA 2023 A MIAMI !
È iniziata col botto la stagione competitiva 2023 con il Wodapalooza, disputato a Miami lo scorso
weekend. A gareggiare in una delle competizioni più divertenti del panorama CrossFit, tantissimi dei
nomi più celebri tra i crossfitter di tutto il mondo.
Il Wodapalooza giunge alla sua undicesima edizione confermando il format da quattro giorni che dà
spazio a varie categorie di differenti modalità (Individual e Team), livello (Élite, Intermediate e Scaled),età e condizioni fisiche. Perché a nostro avviso si tratta di una delle competizioni più divertenti del calendario?
Vi siete mai chiesti come sarebbe vedere le Dottirs e la O’Brien competere nello stesso
team? Il Wodapalooza, con il suo format unico utilizzato per la formazione dei team , permette di
sperimentare queste combinazioni in quanto prevede la partecipazione di tre atleti per team (categoria female e categoria male), ai quali possono partecipare anche atleti che hanno già gareggiato nella categoria Individual.
Inizia così la competizione in un clima molto simile a quello dei CF Games, grazie alla presenza di
tantissimi atleti Games, alla presentazione di Niki Brazier, e ai fantastici consigli per eccellere nei
workout powered by Trifecta che ogni tanto spuntano sullo schermo lasciandoci più o meno così:
I primi due giorni hanno visto quindi affrontarsi gli atleti élite Individual, tra i quali le nostre italianissime Elisa Fuliano e Valentina Magalotti.
Il primo workout, “Ring and Squat”, un 21/15/9 di ring MU e squat (back, front e overhead), vede la
nostra Fulix arrivare in seconda posizione overall con un solo secondo di distacco da Emma Cary. Tra gli uomini domina sin dal primo workout Ricky Garard.
La giornata continua con un chipper ladder a salire e a scendere dove compare l’assault run a sostituire la corsa libera, indispensabile in una location come quella del “Bayside”, vinto ancora una volta da Emma Cary, e da Khrennikov.
Il terzo workout “Start fast, finish strong”, un nome che è tutto un programma, ci presenta una combo mortale divisa in due parti, la prima “fast”, tra toes to bar, hurdle jumps e shuttle run, la seconda, “strong”, tra row e D-ball. Molto bene anche in questo workout la nostra Elisa, che si classifica seconda nella parte A, concludendo questa prima giornata di competizione in quinta posizione overall.
Primi a conclusione del primo giorno, Garard tra gli uomini e la Rolfe tra le donne.
Il secondo giorno di competizione inizia con uno degli eventi più amati da noi spettatori: 1RM C&J,
seguito da un tentativo per atleta di max time free-standing handstand hold sulle parallette.
Il workout, come previsto, ci regala alzate incredibili, tra cui quella di Malheiros, che con 395lb (179 kg!) si porta a casa la prima parte del workout. Tra le donne vince Cece Cronin con 116kg, seguita poco dopo dalla Fuliano, che si posiziona in quarta posizione nella parte A con 111,5 kg di C&J, e seconda nella parte B, totalizzando 1’22” di handstand hold.
Il quinto workout, “Double shot with a splash”, vede sfruttare le acque di Miami per un due round di wallballs, nuoto in acque libere e drag rope DU. Qui la giovanissima Paige Powers, dopo il suo debutto tra le Woman ai Games 2022, inizia a dominare il gioco e porta a casa il suo primo workout. Primo tra gli uomini invece il secondo classificato agli ultimi CF Games, Roman Khrennikov, seguito per due secondi da Garard.
La drag rope si rivela fatale invece per Emily Rolfe, prima al termine del primo giorno, che si
infortuna durante il workout e vedrà compromesso il resto della competizione.
Al termine di questo workout e prima della finale, si procede al taglio dei primi 20 atleti.
Il sesto e ultimo workout, “Miami Meat Market & Dirty Isabel”, è ancora una volta diviso in due parti, tra cui spiccano dei super inaspettati DB bench press (che emozione per tutti noi bench addicted!) e una penality: un set di 30 power snatch (56/38 kg) da eseguire unbroken; a ogni eventuale break, una penalità di 3 bar-facing burpees. Protagonista in questo workout la super Dani Speegle che esegue i 30 snatch UB senza quasi batter ciglio, portandosi a casa la seconda parte del workout, e una seconda posizione nella prima, subito dopo la Powers. Tra gli uomini, Khrennikov trionfa nella parte A, ancora una volta con un Ricky Garard alle calcagna, e Dallin Pepper nella parte B.
Si conclude quindi la competizione per la divisione Individual con un podio che vede Ricky Garard
riscattarsi finalmente in prima posizione, seguito da Khrennikov e Vellner; tra le donne la 19enne
beniamina di Froning Paige Powers, seguita da Dani Speegle e Emma Cary.
Molto molto bene anche Elisa, che si piazza in settima posizione in una gara internazionale di questo livello, dimostrando sempre di più quanto si meriti il suo posto in mezzo ai grandi nomi del CrossFit. Complimenti anche a Valentina Magalotti, che si piazza al 31° posto.
Ma il Wodapalooza non finisce qui, e anzi, se di solito è la categoria Individual a interessare
maggiormente allo spettatore, a Miami si canta tutta un’altra musica, perché lo spettacolo vero e proprio inizia con i team, tra cui compaiono tantissimi volti super noti, alcuni dei quali reduci della competizione Individual. Sì, perché al Wodapalooza succede anche questo: Garard, Vellner, Fikowski, Khrennikov, ma anche la Fuliano, Emily Rolfe e Sara Sigmundsdottir continuano la loro competizione, gareggiando ognuno con i propri teammate anche nella categoria Team Élite!
Ed è in questa categoria che abbiamo assistito alle combinazioni più variegate, come nel terzo workout
–“Sync-Up and Squat”- dove gli atleti, a coppie di due alla volta, si sono cimentati prima in un ladder di synchro MU (un atleta ai ring, l’altro alla sbarra), e poi in un secondo ladder di alzate synchro, in cui però stavano uno dietro all’altro, senza possibilità di vedersi reciprocamente, e soprattutto eseguendo alzate differenti: l’atleta davanti doveva eseguire degli squat snatch, l’atleta dietro uno squat clean.
Così anche per il quarto workout, “Holds and Climb”, dove i tre atleti, disposti in fila uno dietro l’altro, hanno eseguito in modalità synchro dei clean, dei STOH e dei thruster, ciascuno utilizzando a rotazione un oggetto diverso: chi il barbell, chi due DB o due KB.
Alla fine del primo giorno, il team di Rich Froning, “CrossFit Mayhem”, si ritira a causa di una lesione al bicipite del compagno Sam Cournoyer durante il primo wod.
La competizione continua con l’evento dei massimali: “3, 2, 1, Lift Off”. A turno, gli atleti hanno avuto due tentativi per eseguire un diverso massimale ciascuno: all’atleta A spettava un 3RM di Overhead Squat, all’atleta B un 2RM di Front Squat, all’atleta C 1RM di Shoulder to Overhead. Ovviamente qui, che lo dico a fare, con degli atleti di questo calibro abbiamo visto numeri! Tra i tanti, impossibile non menzionare le 407lb (184,5 kg!!) di Jerk portati a casa da Tola Morakinyo, che già ai Games aveva dato spettacolo con un’alzata di 405lb.
Prima di continuare con la finale, anche qui viene effettuato un taglio, per cui passano all’ultimo workout i primi dieci team. A tagliare il nastro della vittoria per la categoria Team sono infine i “Canadian PB&J”, composti da Vellner, Fikowski e Adler, e il “Team BPN”, composto dalla Horvath, la Migala e la Simmonds.
Immancabile menzione a parte, insieme alle nostre più calorose congratulazioni, a tutti gli atleti italiani coinvolti nella competizione all’interno delle varie categorie, di cui vi facciamo un breve recap, insieme al rispettivo piazzamento in classifica:
tra gli Individual, per la categoria Master Man 35-39 Emanuele Caloisi e Alessandro Serrani, rispettivamente 17° e 18°;
per la categoria Master Man 40-44 Giuseppe Girelli, 15°;
nella categoria Master Man 45-49 Andrea Di Salvatore al 7° posto (in foto) ;
un 5° posto per Antonio Boldrini nella categoria Master Man 54-59;
al 4° posto della categoria Master Man 60+, Gerardo Schiatti;
la grandissima Alice Favi quarta nella categoria RX Standing Neuro;
e un giovanissimo Lorenzo Pitruzzello 5° nella categoria Teens Boys 13-15.
Tra i Team ricordiamo invece:
Team Quadzilla, da CF Bolzano, 23esime nella categoria Intermediate Female.
Per la categoria Team Élite Man:
un 24° posto per i Road to Asgard da CF Audace Trieste;
Al, John & Jack, da CF Officine, con l’immancabile Stefano Migliorini, 26esimi;
Italian Team al 27° posto.
Tra i Team Élite Female:
Med Girls, da CF Altessano, 14esime con Elisa Fuliano (in foto) ;
Mood Meets Cantieri al 32° posto.
Si chiude così il primo evento della stagione 2023, con dei nomi che promettono molto bene in un anno in cui la leaderboard femminile dei Games è tutta da scoprire, e anche tra gli uomini spiccano volti con grande desiderio di rivincita!
Noi non vediamo l’ora di scoprire cosa succederà, e voi? Fateci sapere nei
commenti cosa ne pensate di questi Wodapalooza 2023!