Ormai lo sappiamo tutti, il CrossFit è uno sport che crea dipendenza.
Si inizia per curiosità, per provare qualcosa di diverso o anche perché qualche amico ci obbliga a fare una prova nel suo box.
Iniziamo ad approcciarci a questo nuovo mondo fatto di paroloni strani, gruppi di persone che urlano e si spingono al limite ad ogni allenamento… e tutto questo in qualche modo ci piace, iniziamo a sentirci parte di qualcosa.
Il tempo passa e frequentiamo il box sempre più spesso, fino ad arrivare ad allenarci tutti i giorni e non averne mai abbastanza; parliamo di CrossFit sempre e con chiunque portando allo sfinimento amici e parenti, bene, puoi dare il benvenuto alla dipendenza da CrossFit.
Ogni sbarra che vediamo è buona per appenderci e fare qualche trazione, il nostro armadio contiene per la maggior parte abbigliamento sportivo (che iniziamo ad indossare anche al di fuori del box, improvvisamente le Nano sono delle ottime scarpe casual e le magliette con i loghi sportivi sembrano più belle di quelle griffate) e siamo orgogliosi di esibire le nostre mani lacerate e piene di calli, portati come medaglie al valore.
Iniziamo a stare attenti all’alimentazione, impariamo a memoria i valori nutrizionali di qualunque alimento.
Ora, come si spiega tutto questo?
La risposta più comune e scontata è dire che siamo degli esaltati, dei fissati di CrossFit®, vogliamo dimostrare che sappiamo tirare su pesoni e fare casino.
Ma la risposta è che la nostra è una sorta di dipendenza, ci fa stare bene e dunque ne vogliamo sempre di più. Perché?
Molti studi hanno evidenziato che lo sport ad alta intensità stimola la produzione di molecole che favoriscono il buonumore e danno un senso di euforia: si tratta di endorfine e serotonina (per l’appunto l’ormone della serenità).
Ad oggi sono state classificate quattro tipi di endorfine (alfa, beta, gamma e delta), e queste sono sono le loro principali azioni:
- regolazione dell’umore;
- regolazione dell’appetito;
- regolazione del ciclo mestruale;
- regolazione del sonno;
- cambiamento della percezione dolorifica (le endorfine aumentano la tolleranza agli stimoli dolorifici);
- funzionalità riguardanti l’apparato gastrointestinale (secrezioni digestive e pancreatiche, motilità intestinale, etc);
- reazioni positive a eventi stressanti fisici e psichici.
Oltre al rilascio di quest’ultime, l’attività fisica riduce il livello di cortisolo (ormone dello stress) nel sangue, donandoci quel senso di pace nel post-workout, letteralmente la pace dei sensi.
Dunque, la scienza ci spiega perché amiamo così tanto questo sport, che ci spinge a non mollare mai e a diventare la versione migliore di noi stessi.
E se siete ancora scettici.. provare per credere!!
A presto
Jasmine