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Muscolo Ileopsoas, il muscolo che non ti aspetti!

Cos’è il muscolo Ileopsoas e come prendersene cura

Mai sentito parlare del muscolo Ileopsoas?

Ogni tanto capita di avvertire all’improvviso un dolore acuto alla schiena (o al bacino), e quando si cerca con le mani di capire da che punto proviene, non lo troviamo.

Com’ è possibile?

Semplice, perché la colpa è di quel muscolo interno che collega la colonna vertebrale ai due femori passando per il bacino, stiamo parlando dell’Ileopsoas.

Si tratta di un muscolo spesso e allungato, costituito da due ventri muscolari: il grande psoas e il muscolo iliaco e le sue funzioni principali sono:

  • flettere la gamba (come se volessimo portare il ginocchio verso il petto)
  • flettere la colonna in avanti
  • aumentare la lordosi lombare, ovvero la normale curvatura in avanti che hanno le ultime vertebre
  • portare il bacino in avanti (antiversione)

è quindi un muscolo molto attivo, fulcro della maggior parte dei nostri movimenti, quindi quando si infiamma o si contrae inizia a dare un sacco di problemi.

Quali possono essere le cause di problemi al muscolo Ileopsoas?

  • La più comunque è senza dubbio lo stress da sovraccarico (quante volte ti è capitato di allenarci con troppa foga e perdere quindi la tecnica durante gli esercizi, e sollevare pesi “d’ ignoranza”?)
  • un’errata postura e sedentarietà: se per lavoro si è obbligati a stare seduti la maggior parte del tempo (in ufficio ma anche in macchina). Una errata postura causa l’accorciamento dello psoas che si “irrigidisce”, la conseguenza è una trazione nella zona delle vertebre lombari. Al contrario: quando questo muscolo è eccessivamente rilassato, e quando i muscoli addominali, i glutei ed i muscoli posteriori della coscia sono eccessivamente rigidi, la conseguenza che ne deriva è una retroversione del bacino. Questo va ad appiattire la normale curvatura della zona lombare, provocando ipercifosi.
  • diaframma contratto: stati di ansia e stress prolungati possono provocare la contrattura del diaframma, e bisogna sapere che quest’ultimo è strettamente connesso con lo psoas, ed è probabile che i suoi problemi si possano riflettere su di esso.
  • una cattiva alimentazione o una scarsa idratazione. In breve: l’ileo psoas può essere contratto anche a causa di una cattiva alimentazione o una scarsa idratazione, a discapito dell’intestino che si può irritare. Intestino e schiena sono collegati dal punto di vista sia anatomico che funzionale: per questo si influenzano a vicenda.

Come prendersi cura del muscolo Ileopsoas?

Per prevenire qualunque problematica al nostro super muscolo possiamo eseguire anche quotidianamente dei semplici esercizi di stretching che serviranno ad allungarlo e rilassarlo.

Eccone qualcuno.

Esercizio 1. estensione dell’anca in grande apertura

Portare una gamba in avanti con mani appoggiate sul ginocchio (o gomiti a terra per chi riesce), Estensione del ginocchio posteriore senza sollevare il bacino.

Esercizio 2. piede posteriore rialzato

Ginocchio anteriore semi-flesso, ginocchio posteriore allo stesso modo, parte posteriore del piede poggiata su una sedia, e successiva estensione del ginocchio posteriore senza allungare la gamba anteriore

Esercizio 3. ginocchio sollevato

Ginocchio su un piano di supporto e avambraccio che tiene il piede verso i glutei giusti. Ruotare il bacino nella direzione opposta al piano di supporto. Nella posizione di partenza, il piede di appoggio sul pavimento è in una leggera apertura per consentire la rotazione del bacino

Quando gli esercizi di allungamento e il riposo non bastano, la situazione potrebbe richiedere l’intervento di uno specialista che potrà diagnosticare da dove effettivamente proviene il problema. In questo caso è molto consigliato l’osteopata (l’angelo custode di ogni CrossFitter), che sarà felicissimo di manipolare le nostre viscere per sistemarci. Purtroppo il trattamento dell’ileopsoas non è una passeggiata, poiché per raggiungerlo bisogna andare in profondità anche attraverso la zona della pancia.

In questo caso calza a pennello il detto “prevenire è meglio che curare”, qualche esercizio, un po’ di attenzione e un buon recupero dopo ogni allenamento basteranno per evitare un brutto infortunio che costringe ad un lungo riposo forzato!

Scritto da Jasmine

Innamorata del crossfit da oltre quattro anni.
Adora lamentarsi per ogni cosa portando allo sfinimento coach e compagni. Sogna un CrossFit senza cardio e con bilancieri carichi!
Quando non è al box la trovate sicuramente a mangiare da qualche parte, motivo per cui il fisico da Dottir lo avrò MAI.

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