I tre aspetti imprescindibili e strettamente correlati tra loro della piramide dello sport nel CrossFit®.
Negli anni 80-2000 sono stati fin troppo messi da parte, specialmente davanti al grande pubblico del fitness che affollava le palestre, alla disperata ricerca di sudore o carichi elevati.
Ecco era e continua ad essere un ottima strategia per abbracciare infortuni di qualsiasi entità a piene braccia o semplicemente bloccarsi una volta raggiunti dei livelli di volume ingestibili.
Inevitabile e semplice deduzione il fatto che apprendere un gesto e renderlo performante richiede almeno altre tre voci: motivazione, pazienza e preparazione.
Una buona meccanica
Un gesto semplice o complesso deve tener conto del rispetto della biomeccanica umana, controllo ottimale del proprio corpo e degli oggetti che andremo a muovere, in modo tale da essere efficienti ed efficaci.
Con una buona meccanica a fare da fondamenta otteniamo transfer in gesti che richiamano schemi motori già appresi. Possiamo modulare in sicurezza le velocità di esecuzione, adattare il gesto in funzione di modifiche di situazione e tutto si traduce in meno errori.
Tra apprendere la meccanica di un gesto e poterla utilizzare in un wod vi è un notevole gap, che passa per la consistenza.
La consistenza
Essendo coerenti con le possibilità e le condizioni psico-fisiche con le quali siamo in grado di gestire un carico, potremmo affrontare un workout in modo consistente, rispettando come detto in precedenza una corretta meccanica ed andando progressivamente alla ricerca del terzo aspetto di questa breve analisi, ossia l’intensità.
La gestione dell’intensità e la sua modifica nel rispetto di una buona meccanica e consistenza ci permette di modificare: la forma, l’esecuzione, la dinamica, la velocità di ogni singola rep, diventando il fattore determinante dei risultati portati da un WOD.
Un movimento “sicuro” è ovviamente la strada più rapida per un alto livello di fitness nella sua espressione migliore; quindi sollevare più peso, farlo più spesso e più velocemente vi permetterà di esprimere semplicemente più potenza: P=FxS/T
L’intensità
Senza i primi due elementi non siamo in grado di modularla ne di gestirla, tantomeno di fare strategie e di cercare risultati in termini di performance.
L’intensità è estremamente relativa ed è collegata a tutta la nostra capacità di tollerare uno sforzo o più sforzi completamente divergenti tra loro.
Questo processo non ha una durata quantificabile, dipende da una lunga lista di fattori molto soggettivi; a partire dal background di un atleta, fino alle sue abitudini, passando per l’effettiva frequenza con la quale sia allena; la motivazione, la concentrazione ecc.
Una domanda ricorrente che un rookie pone al coach di turno infatti è: “ma quanto ci vuole a fare X?” Ecco qui bisognerebbe mostrar loro questa bella piramide dello sport e spiegare semplicemente che si possono ottenere enormi risultati se non si saltano gradini, chiamatela pure la “piramide della pazienza”.
NON SARÀ SEMPRE UNO SPASSO, MA CERTAMENTE È FUNZIONALE ALLO SCOPO!
Un Commento
RispondiOne Ping
Pingback:Perché ti serve un coach in 6 step - Italians WOD It Better