“Nel CrossFit fate gli esercizi sbagliati!”
Quante volte l’abbiamo sentito?? Io in prima persona penso un milione!
Parlando con i detrattori di tutto ciò, era evidente come alla base del discorso non ci fosse un’idea chiara del perchè si possa definire un movimento come giusto o sbagliato, se non per una questione legata alla salute dell’apparato muscolo scheletrico; e su questo penso siamo tutti d’accordo, ossia che in una palestra o box che si rispetti, la filosofia alla base del movimento debba essere focalizzata verso il fitness.
Ma esiste un MA bello grosso!
Il tassello mancante (anche se a molti non piace sentirlo) è che il CrossFit è a tutti gli effetti uno sport, dove vince chi fa il punteggio più alto, o in generale, chi risulta più capace ad adattarsi ad un lunghissimo elenco di standard.
Quindi dove sta il confine tra fitness e sport?
Perchè se vogliamo essere onesti, nessuno sport a livelli agonistici, tiene conto della salute della macchina umana; normalmente funziona cosi: hai un obiettivo da raggiungere, delle regole da rispettare, dei limiti fisici, il resto è pura strategia.
Detto ciò è facile intuire che anche nel CrossFit è necessario diventare degli specialisti.
La storia recente ci insegna che le critiche maggiori vengono mosse ad esercizi comuni anche in altre discipline, ed è innegabile che nel fitness funzionale in qualsiasi programmazione, si attinga dalla pesistica olimpica, dalla ginnastica, dagli sport di endurance e così via; con la differenza che i contesti nei quali vengono inseriti sono spesso totalmente diversi, pertanto atleti e coach nel tempo hanno studiato soluzioni vantaggiose nei WOD.
ATTENZIONE nei wod! Questo vuol dire che si insegna ad essere specialisti nei contesti (o simulazioni) di gara.. Che poi sia contro noi stessi, il resto della classe o altri competitor sul floor, non fa differenza!
L’essere specialisti però è solo l’ultimo step, ma è anche lo step sul quale vengono divulgati la maggior parte dei video FAIL che creano sempre Flame sui social, che però al netto del discorso rappresentano una percentuale microscopica del lavoro che viene svolto.
Ciò che non si vede sono le moltissime ore dedicate alla tecnica e alle versioni strict dei movimenti, in contesti ultra controllati dai coaches, che hanno l’unico scopo di costruire la meccanica ottimale di ogni gesto, per poi renderlo consistente, e solo in fine, intenso e pronto per essere adattato al soggetto.
Questo modus operandi, può sembrare sul lungo periodo, usurante o lesivo, ma a dirla tutta, fin qui l’incidenza degli infortuni non si è dimostrata maggiore in quella di altri sport, ed eliminati gli infortuni in gara (dove abbiamo spiegato che il rispetto della macchina non è esattamente il focus principale), la maggior parte degli eventi traumatici nei box ha due cause principali:
-Ego smisurati che trovano appagamento solo da un bilanciere forse troppo carico
-Negligenza da parte di chi doveva insegnare
Solo nel crossfit si fanno gli esercizi “sbagliati”? NO!
Ci sono esempi come questo in ogni sport, dove la ricerca di una soluzione per migliorarsi o per portare il corpo al limite, richiede il modificare il gesto, e nel farlo, lo sport stesso miete le sue vittime selezionando chi ha le migliori capacità di adattamento verso quella disciplina.
Quindi per tornare alla domanda: Dove finisce il Fitness ed inizia lo Sport.?
La risposta è semplicemente da ricercarsi nell’ambizione dell’atleta e nei suoi obiettivi.
Detto questo, tutti possono fare crossfit? Ovviamente si, la scalabilità è il bello di questo sport.
Tutti possono competere nelle gare? Ovviamente no, ma non per questo non ci si può cimentare negli esercizi “adattati” per questo sport che, se giustamente supervisionati e programmati, non faranno male a nessuno.